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LA FANTASTICA SIGNORA MAISEL

Ciao Writer,

ti voglio parlare di un chicca presente nel catalogo di Amazon Prime Video, La fantastica signora Maisel, serie tv creata da Amy Sherman – Palladino (si, la stessa di Una mamma per amica).

All’inizio mi hanno incuriosito i cappelli, ma gli abiti e i dialoghi mi hanno fatta innamorare.

Non ho mai amato molto gli anni ’50 e ’60, quella patina di perfezione familiare irreale e la così netta suddivisione di ruoli fra uomini e donne, ma, nonostante tutto, è impossibile non apprezzarne la moda, l’eleganza dei tagli sartoriali e gli immancabili accessori coordinati.

Miriam ‘Midge’ Weissman in Maisel rientra nella media di perfezione dell’epoca: bella, determinata e istruita per essere una moglie impeccabile, crede di vivere una vita da sogno nella New York del 1958. Peccato che alla vigilia dello Yom Kippur (ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’espiazione) la sua favola nell’Upper West Side si infranga. Il marito Joel, infatti, dopo essersi esibito malamente come comico al Gas Light, locale del Greenwich Village, le rivela di avere una relazione, di voler provare seriamente a fare il comico e di averne abbastanza della loro vita.

Per capire capire come il marito preferisca quello che lei considerava un passatempo, alla loro quotidianità, Midge si ritrova sul palco e viene sedotta da lato oscuro del microfono. In famiglia un comico c’è, è lei.

La fantastica signora Maisel è la storia dell’emancipazione di una donna, ma soprattutto uno spaccato sulla stand up comedy e sulla lotta per l’affermazione della libertà di parola negli Stati Uniti degli anni ’60.

Per un comico il cammino verso il successo è già intriso di una lunga gavetta in locali discutibili, astio dei colleghi, argomenti e a volte addirittura parole da evitare. Avere un buon manager è essenziale e suo malgrado Midge incontra la migliore: Susie Myerson gestisce il Gas Light ed è la prima a vedere il potenziale di quella moglie sull’orlo di una crisi e a reinventarsi per far decollare la carriera di entrambe.

Midge è sofisticata e istintiva, Susie è diretta e decisamente poco interessata al giudizio degli altri, difficile trovare due più differenti eppure tra le due si instaura un’amicizia profonda, come profonda è la fiducia che l’una ripone nell’altra. I passi falsi non mancheranno e alcune cadute faranno parecchio male, ma le accomuna l’innata abilità di sapersi continuamente reinventare.

Si, i vestiti sono la prima cosa che mi hanno colpito di questa serie, ma la velocità dei cambi d’abito può essere accomunata a quella dei dialoghi, brillanti, rapidi e soprattutto densi. Non è una novità che Amy Scherman Palladino scriva scene pregne di battute e che un must nella scelta degli interpreti sia proprio la l’abilità di pronunciare il maggior numero di parole al minuto, per scongiurare di dover realizzare puntate di eccessiva durata. Se Una mamma per amica sembrava un flusso interminabile di parole, La fantastica signora Maisel vi sconvolgerà, ma in modo positivo!

Un cast perfetto

Inutile girarci intorno, il cast è la vera nota aggiunta. Ognuno sembra essersi materializzato dalla penna della Sherman-Palladino. Non mi soffermo su Rachel Brosnahan o Alex Borstein, vincitrici nel 2018 e 2019 di Golden Globes ed Emmy Awards, ma su alcuni personaggi solo apparentemente secondari, senza i quali la serie perderebbe parte del suo humor.

Marin Hinkle e Tony Shalhoub interpretano i coniugi Weissman. Rose, ereditiera sofisticata e desiderosa di mantenere intatte tutte le apparenze del caso e Abe, severo professore di matematica alla Columbia University, sono l’ancora di salvezza di Midge, anche se la novità sentimentale della figlia li ha portati sull’orlo costante di una crisi di nervi, che presto sfocerà in una vera rivoluzione del loro stile di vita.

Non tutti i personaggi de La fantastica signora Maisel sono inventati. Eh si, se anche voi siete rimasti affascinati da Lenny Bruce, sappiate che il comico, cabarettista e autore teatrale è realmente esistito ed è considerato un vero mito.

Luke Kirby – vincitore di un Emmy per il ruolo nel 2019 e nominato per lo stesso nel 2020 – ne ha dato un ritratto fedele, anche se sul palco Bruce era più vero e meno incline al desiderio di generare risate, lavorando molto sull’intonazione e sui movimenti che caratterizzavano il suo stare in scena. Se hai già visto l’ultimo episodio della terza stagione ti consiglio di vedere questo video.

Midge e Lenny si incontrano nel primo episodio della serie, quando i due vengono arrestati per gli stessi ‘crimini di parola’ e portati in cella. Dopo uno scambio di favori (leggi pagamento delle reciproche cauzioni), nasce un’amicizia sincera, di quelle in cui ci si sostiene nei momenti più cupi e si gioisce per i reciproci successi.

Nella (vera) vita di Lenny Bruce non c’è mai stata una Midge, ma una Joan. Il rapporto fra Lenny Bruce e Midge è ispirato

Le prime tre stagioni di La fantastica signora Maisel sono disponibili su Amazon Prime Video e la bella notizia è che le riprese della quarta sono terminate. Voci di corridoio dicono che vedremo molto più spesso anche Lenny.

Giada Marcon

Web writer appassionata di cinema, teatro, serie tv. WhateverSheWrote è il mio blog dedicato al blogging, alla scrittura e alla comunicazione. Iniziamo a scrivere?!

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